Un’Italia sotto porta poco concreta ha fatto i conti con un Brasile cinico. E se sul piano del gioco le azzurre non hanno comunque sfigurato, le brasiliane sono riuscite a fare più gruppo e vincere
L’Italia entra in campo con Sara De Santis in porta, Grossi, Santini, Nanì e Muratori, il Brasile risponde con Wons, Krebs, Goncalves, Montemor e Brizola.
Sventola l’arbitro la partita inizia. Primo minuto e subito il Brasile impegna in una parata plastica De Sanctis, subito dopo da una rimessa dell’Italia ripartenza del Brasile con Barbosa che spara fuori, e a seguire primo fallo del Brasile.
Al minuto 17′ azione corale delle azzurre che porta al tiro da fuori Santini, respinto dal portiere due volte. con la palla che carambola sui piedi di Asia Muratori il cui tiro va fuori di niente.
Passano appena otto secondi e arriva il primo gol del Brasile, la difesa italiana non fa in tempo a fronteggiare l’avanzata brasiliana e Goncalves fa partire un gran tiro su cui De Santics non può nulla.
Le azzurre reagiscono subito e Montilla fa partire una bel diagonale con conseguente ottimo intervento dell’estremo difensore carioca. Dal successivo calcio d’angolo ancora Santini che spara però addosso al portiere.
Molto falloso in questo tratto di gara il Brasile che, in un minuto in mezzo, prende 3 falli. Dunque al 15mo situazione falli 4 Brasile, 0 Italia.
E’ il momento migliore dell’Italia: Vuillermin prima, Mellal e Muratori dopo, riescono ad arrivare in porta e impensierire Wons Votazu.
All’undicesimo minuto assistiamo a una parata di de Sanctis che alzatasi velocemente rilancia per Muratori, passaggio a Vuillermin il cui tiro ribattuto è preda di Santini ma il tiro è fiacco.
Ma le azzurre sono vive e in partita e attaccano con continuità.
Peccato che al 10’ De Santis subisce un fallo incredibile ma nemmeno sanzionato dall’arbitro e che causerà l’uscita dal campo dell’estremo difensore.
Al nono minuto cavalcata fantastica di Muratori che salta tre avversari Vuillermin rimette al centro intervento di un difensore brasiliano prima che Asia posso spingere in rete
Nel momento migliore per l’Italia arriva la “doccia fredda”, palla persa rocambolescamente a centrocampo con tiro conseguente di Montemor che infila Villa. Da questo momento sembra quasi che la luce si spenga. Le Azzurre arretrano e iniziano a essere meno incisive e molto più disordinate.
In poco tempo 3 falli dell’Italia con una parta provvidenziale di Villa e una rimessa con i piedi di Santini quasi sulla linea di porta sono le uniche azioni importanti. E difatti il Brasile sigla il terzo gol ancora con la numero 4, carioca, che fa passare la palla in mezzo alle gambe del portiere azzurro.
Arriva, a un minuto dalla fine del primo tempo, l’occasione per l’Italia di riaprire la gara; l’arbitro fischia un tiro libero per la nazionale italiana, se ne incarica Muratori ma il tiro anche se forte va addosso al portiere che para senza fatica.
Fine primo tempo e rimangono solo troppi tiri sul portiere e passaggi un pò frettolosi. E’ vero che di fronte c’è il Brasile vicecampione del mondo, ma l’Italia non deve trovare scuse e ripartire convinta dei propri mezzi. Ma purtroppo nel secondo tempo “la musica non cambia” ed anzi le Azzurre rientrano (con Villa–Grossi–Muratori–Mellal e Santini) con quasi addosso uno scoramento che solitamente non le appartiene. Brasiliane che scendono in campo, invece, con la stessa formazione del primo tempo.
Italia subito in difficoltà e due falli nel primo minuto con ammonizione per Grossi. Il secondo tempo sembra un monologo brasiliano e fioccano tiri da tutte le parti con le azzurre che forse appaiono un pò scoraggiate.
Bisogna aspettare 4 minuti per vedere il primo vero attacco italiano con Muratori e poi Mellal che provano ad impensierire la difesa carioca. Anche se c’è certo dell’impegno, sembra in questo frangente, che manchi l’intesa e il gioco di squadra e spesso sono le azioni personali a vedersi di più.
Le brasiliane sono giocatrici esperte capaci di fare falli tattici e, altrettanto, subirli, quando necessario. Sicuramente sono anche abbastanza violente in alcuni interventi e spesso si fanno scivolare addosso il fairplay.
Il secondo tempo scorre veloce senza palle davvero pericolose concesse dal Brasile che, anzi in ripartenza, segna il quarto gol in un batti e ribatti in area italiana con la palla che alla fine arriva alla numero 10 Barbosa che segna con astuzia.
Il quinto gol brasilano arriva da una cavalcata solitaria della numero 11 carioca Krebbs.
Gli ultimi 5 minuti di partita sembra finalmente che le Azzurre ritrovino il coraggio di giocarsela: scorribanda sulla fascia di Muratori sopra la traversa, successiva ribattuta e scambio Muratori-Nanì che tira ma.. La palla finisce sopra la traversa. L’Italia sta provando davvero a fare almeno un goal..
Prima della fine le due occasioni migliori saranno sui piedi di Marguccio prima, che da calcio d’angolo a porta vuota spara di poco fuori ed, a un secondo dalla fine, di Vuillermin con un tiro che passa di un centimetro sopra la traversa.
5 a 0 è uno score forse di troppo e potrebbero aver inciso un pò di pressioni pre-partita e probabilmente l’inesperienza internazionale di alcune poichè, come si ricorderà, questa Nazionale si è rinnovata con diverse giocatrici. Ordinaria amministrazione se si vuole guardare al futuro, ma è chiaro che c’è sempre un prezzo da pagare.
Ma c’è già poco tempo per pensare a questa sconfitta, già domani le ragazze di mister Mario Lovo dovranno vedersela con la Spagna, oggi in tribuna a vedere la gara. L’Italia anche se è inciampata, saprà rialzarsi: è nel carattere delle donne, è nel carattere di questo gruppo che, oltre qualche infortunio o arbitraggio incerto come quello di oggi, “venderà cara la pelle“.