Ai tavoli si è vista una grande Italia per nulla intimorita dal più forte avversario alle Deaflympics
Al giro di boa del torneo l’Italia incontra la squadra più forte campione del mondo in carica. Di nuovo una partita impegnativa per tutti.
Il primo a bloccare l’avanzata è Antonio Varvaglione. Dopo un’apertura equilibrata soffre nel medio-gioco ma come un gatto approfitta dell’unico errore del grande maestro croato, “agguanta la preda” e con la sua tattica nel finale lo costringe a proporgli la patta dopo quasi 3 ore di gioco.
Dopo 10 minuti anche Alessandro Cellucci costringe l’avversario alla patta: dopo aver recuperato il pedone perso l’apertura, ha raggiunto una posizione equilibrata.
Alle tre ore e mezza anche Tommaso Caroli stoppa il fortissimo maestro Fide, in una partita dall’esito incerto e molto tattica. Ogni minimo errore poteva costare la sconfitta: su un finale spumeggiante Tommaso propone la patta, che l’avversario accetta con sollievo.
Infine diamo merito a Michele Biasiolo, che ha combattuto alla pari fino alla fine contro un avversario che aveva oltre 500 punti più di lui, ma ha perso.