Un’Italia rimaneggiata limita le furie rosse della Spagna: le ragazze del futsal femminile reggono ma perdono

E’ un’Italia rimaneggiata quella che è scesa in campo oggi allo “Spor ve Etkinlik salonu” di Erzurum. A causa dell’influenza non ce la fanno Vuillermin e Taurino, mentre Sara De Sanctis va in panchina a dare sostegno dopo i postumi del colpo preso alla caviglia nella partita con il Brasile. 

Ma anche tra un girone proibitivo, partite ravvicinate e malanni di stagione, le italiane vogliono riscattare la prestazione opaca di ieri e scendono in campo contro la Spagna in completo all white con Gaia Villa in porta, Carolina Marguccio, Carla Santini, Valentina Nanì e una febbricitante Asia Muratori che proverà a dare il possibile per poi arrendersi solo a fine primo tempo. In panca vanno invece De Sanctis, Vaccaro,  Marti, Mellal, Giura, Marguccio e Montilla. 

Le iberiche rispondono con Maria LLavero Cantalapiedra, Soria Lopez Candela (che alla fine segnerà 4 goal), Argente Villnueva Bianca, Blazquez Tavellas Estrella (1 gol), Dios Nieto Eva (2 goal), Oca Diaz Leticia, Ferrer Perez Pilar (2 goal), Maldonado Martin Naroa, Segunto Lechado Yeneba e Arraiza Otazu Eunate (1 goal). 

Anche se nel futsal il valore della squadra iberica non è mistero per nessuno, l’Italia ad inizio match è combattiva e concentrata. Le iberiche certo giocano un futsal bello a vedersi per coralità di gioco, passaggi filtranti e scambi millimetrici.  L’Italia però si difende con ordine. Anche se, a volte, ancora le azzurre perdono troppo facilmente palla. 

A fine primo tempo lo score segna 6 gol per la Spagna 0 per l’Italia nonostante le ottime parate di Villa e una difesa che cerca di arginare i tiri che arrivano da ogni parte del campo come missili a colpire. 

E’ da segnalare una splendida azione corale in difesa con Carla Santini che parte da sola e sfiora di un nulla il palo esterno della porta avversaria. Molto brava la 10 italiana che come un coach continua a incitare le compagne per cercare il primo goal alle Olimpiadi che farebbe intanto bene al morale. Il risultato sembra tennistico, ma invece questa partita ci ha regalato un’Italia “in palla” che prova a creare contro lo strapotere della squadra spagnola, sicuramente più tecnica. 

Il secondo tempo fino al decimo minuto è sulla falsariga del primo. La Spagna che fraseggia in modo melodioso e l’Italia che fa il possibile per non “steccare” … anche se poi prende altri quattro, forse inevitabili, goal. 

Dal decimo minuto in poi la Spagna decide di giocare con il portiere di movimento e le azzurre guidate quasi come una playstation da Lovo, si mettono in difesa e reggono le “furie rosse” senza più prendere una rete ed, anzi, verso la fine – in occasione di due palloni rubati – prima Villa e poi Santini fanno urlare al goal che invece non arriva solo per pochi millimetri. 

La partita termina con il risultato forse eccessivo di 10 a 0 per la Spagna. Ma sicuramente si è vista una squadra vogliosa di uscire comunque a testa alta, consapevole dei propri limiti ma anche dei propri mezzi per fare meglio in futuro o alla prossima contro il Giappone.

Contro gli ipponici del Sol Levante forse vedremo risorgere il sole che fa dell’Italia un paese che non si abbatte mai, a volte capace di sorprender tutti.  

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